Il Medioevo vive in città
Se il Medioevo ti ha sempre affascinato, non perdere Bevagna.
Il Medioevo, altrove banalizzato, qui torna ad essere l’arte della manualità e la creatività dei maestri di bottega, un tempo scandito dai ritmi lenti in cui affondano le nostre radici.
Ancora oggi, in tutta la città, riaffiorano archi a sesto acuto, finestrelle, cornici, fregi in cotto che rimandano a questa lontana epoca rimasta sospesa nell’aria.
Le notti all’erta, gli strepiti degli assedi che a lungo hanno tormentato le mura, sono ormai un ghirigoro dell’altrove tracciato nel cielo denso di nubi. Ma basta porgere l’orecchio per sentire i suoni e i rumori della gente pronta a ricostruire ciò che è andato distrutto. L’arte dei mattonari, la lavorazione della canapa o della carta pergamenata, la tradizione domestica delle tele fatte a telaio, rivivono attraverso il Mercato delle Gaite. Com’è sottile il lavoro, umile e valente, sembra dirci questo suggestivo viaggio nel passato, che non è finto, non è folclore, ma l’eredità storica del nostro Medioevo e dell’antica Mevania.